Nasce l’Osservatorio delle elezioni europee 2019

Elezioni europee: la sfida delel sinsitre europee

Le elezioni europee del 2019 rappresentano un appuntamento cruciale per le forze di sinistra, progressiste, europeiste. Nelle ultime tornate elettorali, i partiti di sinistra hanno subito gravi sconfitte, vedendo messa in discussione la loro capacità di poter rappresentare il crescente disagio e gli interessi del proprio elettorato. Le cause della crisi del riformismo europeo risiedono principalmente nell’incapacità di creare un disegno politico forte, unitario e coerente in cui l’elettorato di sinistra possa identificarsi.

A fronte di questa prospettiva, un giro d’orizzonte sullo stato di salute del riformismo di sinistra in Europa si rende necessario. In questo quadro, l’Osservatorio delle elezioni europee di MondoDem condurrà una serie di analisi prodotte da osservatori attenti ed esperti al fine di monitorare le campagne elettorali in quegli Stati membri in cui il futuro del riformismo, della sinistra e dell’Europa è al centro del dibattito politico.

Oltre ad esaminare il contesto politico nazionale e il posizionamento degli Stati membri rispetto al progetto europeo, MondoDem ha analizzato i programmi e le iniziative di rinnovamento dei principali partiti riformisti e di sinistra in vista delle elezioni europee. Autorevoli osservatori ed esperti hanno sviluppato analisi e commenti sullo status, sui programmi politici e sulle possibili alleanze dei partiti riformisti di sinistra in Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Spagna, e Svezia.

Il quadro che ne è emerso rivela luci ed ombre sullo stato di salute dei partiti riformisti europei e un profondo mutamento del fronte progressista in numerosi casi analizzati. In Francia, come ci spiega Bernardo Tarantino, En Marche porta avanti un’esperienza importante di innovazione, ma che va approfondita e possibilmente avvicinata al riformismo di sinistra (nell’ottica di una grande “Alleanza da Tsipras a Macron”), mentre Macron affronta i nodi interni dell’opposizione alle sue scelte di governo. In Germania, come rivela l’analisi di Erik Haase, la sinistra e la SPD in profonda crisi si trovano a dover rispondere ad una nuova sfida che arriva dai Verdi e che intercetta un più ampio dibattito europeo sulle politiche ambientali. Il riformismo sembra messo all’angolo dai nazionalismi in alcuni casi, ad esempio in Polonia e in generale nei paesi di Visegrad, dove si intravedono però le avvisaglie di un cambiamento, che Alexia Fafara individua nel rinnovamento promosso da Wiosna. In altri casi, il ruolo riformista delle forze progressiste è imbrigliato dall’immobilismo istituzionale europeo e dal modello nazionale, come accade nella Svezia descritta da Sophia Bengtsson, dove i Socialdemocratici sono divisi tra la promozione di un’Europa più sociale e la necessità di proteggere il welfare nazionale. Nella Gran Bretagna descritta da Larissa Brunner, il Labour sembra ostaggio della sua stessa incapacità di elaborare una proposta coerente alla crisi della Brexit e a trovare una sua collocazione nel nuovo sistema partitico britannico. Non mancano tuttavia esempi positivi di riformismo di sinistra, da quello della Spagna europeista e progressista esaminata da Steven Forti al Portogallo.

Emerge la necessità di un consolidamento del campo progressista europeo attraverso il rilancio di un programma coerente e avanzato in particolare sui temi sociali, dalla giustizia fiscale al salario minimo europeo, dei diritti, ambientali. I risultati delle elezioni europee determineranno le alleanze nell’ambito delle quali i socialisti e democratici dovranno negoziare i diversi punti in agenda, e la posizione relativa delle forze progressiste rispetto alle altre famiglie politiche pro-europee – conservatori, liberali, verdi – e quelle nazionaliste ed euroscettiche.

Come sempre, MondoDem accompagnerà gli sviluppi politici ed istituzionali europei dei prossimi mesi con nuove analisi e approfondimenti!

Nicoletta Pirozzi, Presidente MondoDem

Bernardo Tarantino, Responsabile dell’Osservatorio delle elezioni europee

Buona lettura!









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