Mai come oggi i rapporti dell’Italia con l’estero sono cruciali per il benessere e la sicurezza dei nostri concittadini. è superfluo ricordare come gli sviluppi nel vicinato orientale o nordafricano, ma anche in luoghi più remoti come l’Africa subsahariana o il Mar Cinese Meridionale, abbiano un impatto immediato e forte anche nel nostro Paese. Tuttavia, questi temi rimangono le «cenerentole» del discorso politico e pubblico. Il dibattito, anche vivace, sulla politica estera e di difesa è troppo spesso confinato in circoli ristretti, appannaggio di un numero limitato di esponenti politici e di professionisti.
Riteniamo che sia necessario che la politica estera torni ad essere un tema di discussione prioritario, per il Paese e per le forze politiche progressiste. In primo luogo, crediamo che l’azione politica del centro-sinistra italiano non possa prescindere da una riflessione continua, ampia e approfondita sui rapporti del nostro Paese con l’estero. Perché in assenza di una tale riflessione, in grado di far maturare gli orientamenti di fondo e di orientare le scelte contingenti, l’azione politica dei progressisti rischia di caratterizzarsi come reattiva, e non proattiva: rischia di basarsi esclusivamente su sollecitazioni provenienti dall’esterno (dai partner stranieri, dalle burocrazie nazionali, dai media). Rischia, in altre parole, di non corrispondere pienamente al panorama valoriale che riconosciamo come nostro.
Inoltre, rileviamo che talune questioni di politica estera sono sempre più spesso «adottate» dalle destre e utilizzate come armi contundenti ideologiche (si veda la deriva putinista della Lega Nord). Dobbiamo riconoscere che, a volte, le forze nazionaliste e populiste sono più rapide e abili di noi nel distillare un «messaggio» e imporlo, a livello di opinione pubblica, come narrativa dominante. Se questo accade, è forse anche perché su quel tema noi non siamo stati in grado di elaborare una posizione chiara e netta abbastanza rapidamente, o non siamo stati in grado di comunicarla efficacemente. Perché, collettivamente, non ne abbiamo discusso abbastanza.
Per queste ragioni vogliamo dare, con questa rubrica, il nostro piccolo contributo per «aprire la finestra» del dibattito sulla politica estera. Siamo pronti a ospitare i contributi di chi, riconoscendosi nei valori del centro-sinistra, abbia voglia di partecipare con osservazioni, critiche costruttive e spunti di riflessione sulla conduzione della politica estera. Spiegateci cosa stanno facendo (o non facendo) l’Italia e il PD: cosa dovrebbero (o non dovrebbero) fare: perché la strada che abbiamo preso è quella giusta, o quella sbagliata.
Basta mandare una mail a mondodemlab@gmail.com, specificando nell’oggetto «politica estera» e scrivendo nel testo della mail la conclusione dell’articolo che proponete – in una riga. Vi offriamo un palcoscenico che crediamo possa contribuire ad animare il dibattito non solo tra addetti ai lavori, ma anche con la classe politica e l’opinione pubblica.
La redazione